In Blog

La nostalgia ci scalda!  

La nostalgia ci scalda!

Ho sentito una fitta – una fitta strana e inspiegabile che non avevo mai provato prima. Era nostalgia di casa.
(Alan Bradley)

Ho scelto questa frase per iniziare a parlare di nostalgia, perchè in effetti inizialmente, storicamente, la nostalgia è proprio legata a questo, alla mancanza di casa. Pur essendo infatti un sentimento antico, antichissimo, il primo a rendersi conto dell’importanza di nominare questo stato emozionale è stato Johannes Hofer, uno studente di medicina alsaziano, che intorno alla fine del 1600, notò una strana malattia che colpiva i mercenari svizzeri in servizio all’estero.

I sintomi erano i più disparati:

-fatica,

– insonnia,

– battito irregolare,

– indigestione,

– febbre,

ed erano così forti, che spesso ai soldati spettava il congedo. Ma Hofer scoprì che la causa non era di natura fisica, bensì un intenso struggimento per la patria montana.

Ecco allora che il medico coniò la parola “Nostalgia”, che unisce in sè due concetti, e due parole greche: il ritorno (νόστος) e il dolore (άλγος).

Sembrerebbe allora che la nostalgia sia un’emozione “di nicchia”, appartenente principalmente a chi è lontano da casa.

Eppure, quante volte ci capita di sentire quella fitta nostalgica guardando vecchie foto, ascoltando certe canzoni, annusando determinati odori che magari ci ricordano la nostra infanzia, i nostri nonni?

Eh si, nel tempo infatti la nostalgia, ha perso quella connotazione puramente medica che identifica chi soffre perché lontano da casa, e sempre più ha iniziato a coinvolgere tutto ciò che è lontano nel tempo e che per noi è stato così importante da definire chi siamo oggi.

Ecco allora che foto, odori, sapori, esperienze, ci mancano e ci fanno provare nostalgia, esattamente come la lontananza da casa e dalle persone che amiamo.

Ma la nostalgia è davvero un sentimento solo negativo e doloroso?

NO.

Anzi! Una ricerca britannica del 2019, dimostra che la nostalgia è una risorsa motivante!

In particolare, secondo questa ricerca, la nostalgia:

  • Incrementa il senso di giovinezza;
  • Aumenta l’ispirazione;
  • Ci rende più coraggiosi nell’assumere rischi;
  • Accresce la voglia e la propensione ad aiutare gli altri.

Insomma, quel senso di mancanza che ci appare così doloroso, come una fitta al petto… in realtà è un’emozione che ci aiuta, ci energizza e ci sostiene psicologicamente… ci avresti mai pensato?

Qualche momento di nostalgia infatti, oltre a tutto quello che abbiamo già detto, ci fa sentire meno soli, perché ci ricorda le nostre radici, i nostri rapporti, i nostri legami sociali.

Lo psicologo Clay Routledge (esperto in materia) addirittura consiglia degli “esercizi di nostalgia”, come leggere vecchie lettere o guardare vecchie foto, per combattere solitudine ed angoscia.

Ok, e ora? In tempo di pandemia?

Oggi ci sembra che la nostalgia sia davvero insostenibile. Ci mancano persone care magari bloccate in altre città, ci mancano gli amici, ci manca la vita di prima.

Eppure anche oggi possiamo usare questa nostra emozione “a nostro favore”.

Il New York Times riporta infatti che “provare nostalgia aumenta la capacità di auto-tranquillizzarsi durante un periodo di stress” e non solo “ la nostalgia funziona come una specie di pacificatore emotivo”. 

Allora, se ogni tanto abbiamo voglia di guardare un vecchio film, sfogliare vecchi album, pensare ai “bei momenti andati”, o a persone care che sono lontane da noi, nello spazio o nel tempo, facciamolo. Accogliamo la nostalgia non come la “bestia nera” che ci pervade e ci fa stare male, ma come l’occasione per ricordare quante cose e persone belle popolano e hanno popolato la nostra vita e carichiamoci dell’energia vitale per vivere nuovi momenti, per riabbracciare i nostri cari.

Perché come direbbe il poeta Kahlil Gibran:

Il ricordo è un modo d’incontrarsi”.

E c’è un’ultima “curiosità” legata alla nostalgia che probabilmente ti suonerà nuova…la nostalgia ci scalda! Un team di ricercatori della Cina meridionale ha dimostrato infatti, che chi vive nelle zone più fredde del mondo è più incline a provare nostalgia, proprio perché secondo gli scienziati, l’atto del ricordare porterebbe ad un aumento della temperatura corporea. Come dire, ricordare ci scalda il cuore!

Per approfondire il tema, guarda le Ted talks: “Perché sentiamo nostalgia?” di Clay Routledge;

e “The History of Nostalgia and hope” di Elena Carrera.

O leggi l’articolo del New York Times: “Why We Reach for Nostalgia in Times of Crisis”.